Arredare la propria casa, che con tanta fatica e impegno economico si riesce ad acquistare, è sempre un momento emozionante ma anche piuttosto impegnativo: si devono scegliere i mobili giusti a seconda dello stile che si decide di adottare, la pavimentazione, l’illuminazione giusta, le suppellettili e soprattutto si devono scegliere i rivestimenti o i colori per le pareti.
Per quanto riguarda la cameretta dei bambini, fino a qualche anno fa si era legati all’abitudine, peraltro noiosa, di scegliere l’azzurro per i maschietti e il rosa per le femminucce, proprio come avveniva per i corredini vari. Oggi per fortuna questa tradizione non è poi così osservata e c’è molta più fantasia e inventiva nello scegliere i colori delle camerette, ricorrendo anche a qualche originalità che rende l’ambiente certamente più bello e vivace.
Ovviamente nella scelta dei colori bisogna tenere in debito conto alcuni criteri importanti: le dimensioni della stanza, la sua luminosità naturale, il colore e tipologia del pavimento e degli infissi e infine l’età del bambino. Si ricordi però che è pur sempre la stanza in cui il bambino crescerà e vivrà la maggior parte delle sue giornate ed è importante sempre ascoltarlo quando sarà appena più grandicello.
La psicologia dei colori nell’arredamento
Si sente spesso parlare di psicologia dei colori, ma cosa significa? Si tratta di una sorta di studio della capacità dei colori di stimolare il cervello, emozioni e stati d’animo. Il colore infatti viene recepito come tale solo dal sistema nervoso, quando la retina trasmette quella radiazione elettromagnetica appunto al cervello. La psicologia dei colori è una cosa così seria da giustificare anche la cromoterapia, in base alla quale si usano gli stessi colori per dare un po’ di beneficio al corpo sofferente affetto da dolori o alcune patologie.
Si capisce bene dunque che dietro la scelta del colore c’è molto di più di un semplice impatto estetico o una soluzione di design: il colore in sè influisce sullo stato di benessere del bambino, sul suo umore, sulle sue emozioni, creatività e produttività, fino a incidere anche sull’apprendimento. Non a caso in passato anche i popoli antichi davano molta importanza ai colori: si pensi ad esempio agli Egizi, per i quali il blu e il verde rappresentavano rigenerazione e giovinezza, mentre nell’Antica Grecia il giallo era il colore dei folli.
Ogni colore dunque stimola una determinata parte del cervello portando, a seconda della scelta, relax, positività, creatività, concentrazione oppure energia.
Il blu e le sue gradazioni stimolano il rilassamento del corpo e incentivavano un sonno di qualità e ristoratore. Quello che per i cinesi era il colore dell’immortalità e per i Romani il colore dei nemici tanto odiati Barbari, è oggi considerato una tonalità dal potente effetto calmante.
Il bianco è considerato il colore della purezza e trasmette una sensazione di pulito, di ordine e relax, ben lontano dal caos.
Il giallo porta allegria, buonumore e positività: si tratta di un colore molto stimolante ma gli esperti sconsigliano il suo utilizzo nelle camerette dei bambini sotto i 3 anni di età.
Il colore verde rievoca la natura, le foreste e i boschi, aiutando a ritrovare un ottimale equilibrio interiore e quella tranquillità che solitamente si respira in un ambiente bucolico.
Il rosa è simbolo di accoglienza e affetto, mentre l’arancione infonde fiducia in sè stessi.
Camerette dei bambini: consigli sui colori
Anche in base alla simbologia dei colori, si può scegliere la tonalità perfetta per la cameretta dei bambini, tenendo conto però che i neonati cominciano a percepire i colori solo dal secondo mese di vita, vedendo prima solo nero, bianco e scala dei grigi. Il loro sistema nervoso è ancora in via di sviluppo ed è quindi meglio optare per colori pastello leggeri e tenui, non troppo luminosi o brillanti.
Meglio scegliere un solo colore ed evitare i contrasti troppo netti perché impediscono il facile addormentamento dei neonati: d’altronde scegliere tonalità pastello in questa fascia d’età aiuta anche il rilassamento della mamma, che è la persona che passa più tempo col neonato e il cui benessere è strettamente legato a quello del bambino. I colori tenui calmano il battito cardiaco, hanno un effetto tranquillizzante e rilassante su mamma e figlio.
Per le camerette dei bambini che hanno almeno 3 anni si può optare per colori più decisi ma mai troppo vivaci e opprimenti, in quanto la stanza deve aiutare il rilassamento del bambino, nello studio e anche nel gioco e non sovreccitarlo: niente dunque colori troppo accesi o troppo scuri.
Se si ama il giallo, optare dunque per un senape o girasole, mentre chi predilige il rosa è meglio che metta da parte il rosa baby e opti per un cipria o pesca: nella scelta bisogna sempre pensare in prospettiva, ovvero a quando i bambini e le bambine cresceranno e faticheranno a identificarsi in tonalità fin troppo infantili.
Vantaggio dei colori neutri: suggerimenti e abbinamenti
Bianco, tortora, beige, nocciola e grigio: questi sono considerato colori neutri, ossia quelli da prediligere soprattutto quando la cameretta è piccola e buia. In questo modo la stanza sembra più ariosa e grande, mentre se lo spazio è più ampio si può scegliere una tonalità appena più scura.
I colori neutri sono perfetti anche perché si abbinano facilmente all’arredamento, di qualunque materiale e colore esso sia: secondo la simbologia dei colori, queste tonalità sono perfette soprattutto quando si cresce, influenzando sulla concentrazione e la precisione, necessarie quando ad esempio si comincia ad andare a scuola e a studiare.
Scegliendo queste tonalità di colori neutri, c’è anche più possibilità di giocare e rendere la cameretta più originale e vivace: ad esempio si possono dipingere le pareti con un solo colore ma di gradazioni diverse, in modo tale che l’ambiente non risulti troppo freddo e asettico (soprattutto per il colore bianco). Si può poi giocare con le suppellettili e la tappezzeria, con tappeti e cuscini che non possono non essere coloratissimi nella cameretta dei bambini.
Un’altra buona idea è quella poi di dipingere tutte le pareti con tonalità neutre tranne una, per la quale si può scegliere un colore più deciso, così da dare più personalità alla camera.
Al di là di tutto non bisogna mai dimenticare che la cameretta è dei bambini e bisogna ascoltarli, nelle loro passioni o preferenze: quando sono abbastanza grandicelli da poter esprimere un pensiero, è importante ascoltarli e assecondarli, perché la cameretta sarà per molti anni lo spazio in cui cresceranno e svilupperanno la propria personalità.
Un’idea senz’altro particolare è quella di dipingere la cameretta ricreando una scenografia, a seconda dei gusti del bambino e sempre utilizzando colori tenui: si possono dipingere le pareti come se fosse una fitta giungla con tanto di simpatici animali, oppure come se fosse il fondale di un oceano con i pesci che nuotano e le alghe che si alzano dal pavimento. Una cameretta celeste, con qualche pattern, può trasformarsi in un cielo con nuvolette e arcobaleni, oppure in un firmamento con stelle fluorescenti che brillano quando è buio.